Cytaty

Historia Plantarum John Ray

Z pewnością człowiek z natury nie został stworzony jako zwierzę mięsożerne i w ogóle nie jest uzbrojony do drapieżnego polowania, do czego służą ostre i spiczaste zęby, i zakrzywione szpony, zaostrzone w taki sposób, by mogły rozszarpywać i rozrywać, ale jest wyposażony w delikatne dłonie do zbierania owoców i warzyw oraz w zęby służące do ich żucia i jedzenia”.
John Ray „Historia Plantarum” (1686-1704)
 z „Bezkrwawej Rewolucji”

Bruce Chatwin

„In uno dei suoi momenti cupi, Pascal dice che tutta l’infelicità dell’uomo proviene da una causa sola, non sapersene star quieto in una stanza. Ma neppure a Lao Tse riusciva quello che lui auspicava a se stesso: il saggio conosce il mondo e non ha mai aperto la finestra. Proprio come dice il libro del Tao, siamo tutti sulla via. Questo mondo è nomade. La maggior parte degli uomini ha bisogno del movimento. Cambiamento di moda, di cibo, di clima, di amore e di paesaggio. Solo chi conosce il movimento può chiudersi davvero in una stanza. Sa essere fedele solo chi ha attraversato molte infedeltà.”
Bruce Chatwin „Le vie dei canti”

Diogene il Cane dalle "Vite e dottrine..." di Diogene Laerzio

«Alessando, una volta, si mise in piedi di fronte a lui e gli disse: „Io sono Alessandro, il gran re”, „E io”, replicò, „sono Diogene il Cane”. (…) [Un’altra volta] Mentre egli stava prendendo il sole nel Craneo, Alessandro Magno gli si pose in piedi davanti e gli disse: „Chiedimi quello che vuoi”. E quello rispose: „Non farmi ombra” (…) Quando [poi], Alessandro inviò una lettera ad Antipatro, in Atene, per mezzo di un certo Atlia, Diogene, che si trovava presente, disse: „Misero messaggio, da parte di un misero, per mezzo di un misero a un misero”. (…) [Comunque] Si dice, che perfino Alessandro abbia detto che, se non fosse nato Alessandro, avrebbe voluto nascere Diogene…»
da „Vite e dottrine dei più celebri filosofi” di Diogene Laerzio

diogene3

Diogene il Cane dalle "Vite e dottrine..." di Diogene Laerzio

«Una volta, aveva chiamato a gran voce: „Accorrete uomini!” e poiché accorse molta gente, egli allora colpì ripetutamente con il bastone, dicendo: „Ho chiamato uomini, non rifiuti”. (…) In pieno giorno se ne andava in giro con la lanterna accesa, e siccome alcuni gli domandavano a che scopo lo facesse, rispose: „Cerco l’uomo”…»
„Vite e dottrine…” VI

diogene2

Caesar van Everdingen, „Diogene cerca un vero uomo”

Diogene il Cane dalle "Vite e dottrine..." di Diogene Laerzio

«Diogene, d’altra parte, possedeva una meravigliosa forza di persuasione, così da potere facilmente sconfiggere chiunque nei ragionamenti. Si dice, per esempio, che un certo Onesicrito di Egina abbia mandato ad Atene uno dei due figli che aveva, Androstene, il quale, dopo aver ascoltato le lezioni di Diogene, rimase là. Onesicrito, allora, inviò anche l’altro figlio in cerca di lui, quello più vecchio, Filisco, ma anche Filisco fu trattenuto là allo stesso modo del fratello. Quando da ultimo, per terzo, giunse Onesicrito stesso, si unì ai figli per praticare la filosofia insieme con loro. Tale era la magica forza di attrazione dei discorsi di Diogene.»
„Vite e dottrine…” VI.75