23. La natura universale con la propria sostanza, come con la cera, modella un cavallo, poi lo fonde e utilizza la sua materia per modellare un albero, quindi un uomo e così via; e ciascuna di queste figure non dura che un istante, di fronte all’eternità. Ma, come per un forziere, così per qualunque cosa o essere vivente non c’è nulla di terribile nel fatto che si dissolva, come non c’è nella sua costruzione.
25. Tutte le cose che vedi saranno ben presto trasformate dalla natura universale, che dalla loro sostanza ne farà nascere altre, le quali a loro volta si trasformeranno in altre ancora e così via, e ciò affinché l’universo rimanga sempre giovane.
Marco Aurelio, Pensieri, Libro settimo